Non so se il bello abbia a che fare con il pittoresco. Una spiaggia, la baia che la contiene, sono ricercate del fotografo quasi solo se intatte e selvagge. Questa, come si vede, non lo è più. Eppure il segnale attrae lo sguardo come un mirino nell’inquadratura. Se fossi stato l’assessore del comune forse avrei lo vietato. Ancor prima avrei lottato perché nulla fosse costruito sulla spiaggia. Ma ora non resisto e devo confessare:“mi piace”. Nostalgia dei bei tempi andati? Forse. Ma il contrasto (tipico argomento fotografico) tra la natura e l’opera dell’uomo attrae sempre quando parla della vita: che genere di luogo ospitava un telefono pubblico? Un bar estivo? Guardando la chiusura non si direbbe ma negli anni successivi proprio quella fu la funzione del locale dalla posizione invidiabile. Ma prima, quando i cellulari sembravano fantascienza, non ricordo altro che quel cancello arrugginito, sdraio, lettini accatastati e abbandonati, mai visto aperto. Da bambino sembrava la porta su Narnia, un regno sconosciuto, da non oltrepassare ma attraente come pochi. Quanti gettoni (chi se li ricorda?) per telefonate furtive o per i parenti rimasti a casa! Anni di castelli di sabbia sotto agli scalini, cancellati dal mare e dai ricordi. Vorrei trovare un segno positivo negli strumenti che ci liberano dal telefono fisso e ci legano sempre a chi non è li con te. Serve ora sempre un “qualcun’altro”, tocca essere ovunque/altrove.
Guardare, ascoltare sono un compito?
Questo il testo che accompagna la fotografia in “Dalla Magra al Golfo dei Poeti”:
Fiascherino, tra Lerici e Tellaro. In una casa su questa baia, ancora esistente,
soggiornò D.H. Lawrence con l'amata Frieda lasciando pagine indimenticabili.
Quel cartello che i miei figli non hanno mai visto mi commuove. Le prime telefonate per
amore le ho fatte da una cabina, di sms non si sapeva nulla, per
fortuna. Ma era troppo breve, e ho cominciato a scrivere lettere, come il poeta che abitò e lavorò a pochi metri di sabbia da qui, nella casa sulla
spiaggia ("come" si fa per dire, ma da innamorato vale quasi tutto).
Se fosse esistito il telefono pubblico forse ci mancherebbe qualche capolavoro.