Ho atteso prima di pubblicare immagini di Gerusalemme. Prima volta in Terra Santa con grandi aspettative.
Appena metti piede a terra hai la sensazione immediata di trovarti al centro della storia del mondo. L'aeroporto non da' sensazioni particolari, ti aspetti militari ovunque ma non se ne vede neppure l'ombra. Sono con una guida esperta, ex militare, ha fatto la guerra dei Sei Giorni: mi indica senza esitazioni tutti gli agenti in borghese. Gerusalemme non è la nostra prima destinazione ma inizio da questa immagine perchè descrive tutta la tensione di questa terra: un sacerdote ortodosso custodisce il Santo Sepolcro insieme ai suoi confratelli, l'affluenza non è molta per i problemi di sicurezza internazionali. Si occupa delle candele, non delle persone, forse è solo questione di routine. Rimane una sensazione di rigidità di quel momento nonostante lo sguardo è dolce che non combacia con i miei ricordi. Forse quello teso ero io, forse lui ha percepito un ennesimo fotografo in circolazione. Una delle tante contraddizioni di Gerusalemme: la città è ammaliante, ti prende una sensazione di "potenzialità" disattesa, tutti sembrano convivere tranquilli, ogni quartiere si incrocia con gli altri, armeni e arabi tra cattolici romani ed ortodossi. Ma ad ogni angolo sedicenni in divisa con fucili più grandi di loro ti fanno capire che qui tutto è in fondo molto semplice: ci si ammazza, ci si difende. I discorsi li fanno gli altri.