DAVIDE MARCESINI

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Viaggiare in auto, lentamente, per l'Italia è una continua sorpresa. Per un fotografo è quasi fastidioso. Non riesco mai a ripartire, ad ogni curva una fermata obbligatoria. Chi viaggia con me ormai lo sa. O rimane a casa o raddoppia la tabella di marcia. Questi salici che salgono fuori dal lago Trasimeno erano un richiamo irresistibile. La piatta luce di una grigia mattina li stacca dallo sfondo.