
Sono nato in riva al mare, lo frequento meno di quel che si dovrebbe. Appena si svuota mi ritrovo seduto a guardare l’orizzonte, di solito penso a mio figlio, uno in particolare.

Paesaggi secondari, quasi “terzi”, prelevati da un mondo apparentemente insensato, suggerimenti che resistono alla disperazione.

Vagabondaggio marocchino, ogni volta che posso mai abbastanza.

Città piccola, portafogli piccolo; squadra grande, cuore grandissimo. Work in progress…Incessanti!

Il mondo del calcio è un casino, ma il campo è irresistibile. Dietro al pallone corre chiunque.

Alla fine, le fotografie più importanti.

Per chi come me è nato sul mare c’è qualcosa di strano: ad Essaouira, città sull’Oceano, famosa per le barche blu dei pescatori, nessuno entra in acqua se non per obbligo o per disgrazia. Il muro che la separa daal mare è buono per qualsiasi cosa ma non si scavalca, è un confine invalicabile. Qui il mare si guarda da lontano.

L’uso migliore di una barca non è andare da un porto all’altro, ma stare in mare.

Abbiamo imparato a vedere prima che a parlare. Parole sensate aggiungono moltissimo alla fotografia, quella storia che le fotografie non vadano spiegate mi pare una…barzelletta! Quando poi le parole diventano esse stesse soggetto della visione si crea una feconda ambiguità del messaggio.









Sono nato in riva al mare, lo frequento meno di quel che si dovrebbe. Appena si svuota mi ritrovo seduto a guardare l’orizzonte, di solito penso a mio figlio, uno in particolare.
Paesaggi secondari, quasi “terzi”, prelevati da un mondo apparentemente insensato, suggerimenti che resistono alla disperazione.
Vagabondaggio marocchino, ogni volta che posso mai abbastanza.
Città piccola, portafogli piccolo; squadra grande, cuore grandissimo. Work in progress…Incessanti!
Il mondo del calcio è un casino, ma il campo è irresistibile. Dietro al pallone corre chiunque.
Alla fine, le fotografie più importanti.
Per chi come me è nato sul mare c’è qualcosa di strano: ad Essaouira, città sull’Oceano, famosa per le barche blu dei pescatori, nessuno entra in acqua se non per obbligo o per disgrazia. Il muro che la separa daal mare è buono per qualsiasi cosa ma non si scavalca, è un confine invalicabile. Qui il mare si guarda da lontano.
L’uso migliore di una barca non è andare da un porto all’altro, ma stare in mare.
Abbiamo imparato a vedere prima che a parlare. Parole sensate aggiungono moltissimo alla fotografia, quella storia che le fotografie non vadano spiegate mi pare una…barzelletta! Quando poi le parole diventano esse stesse soggetto della visione si crea una feconda ambiguità del messaggio.